Autore: blitzrattazoom

Quando la rappresentazione aziendale è folle e creativa.

Due giorni e mezzo all’interno di una società, Am Instruments, che si occupa di ambienti a contaminazione controllata. Si era lì per produrre immagini da accompagnare a un pezzo rap scritto dalle menti creative che si occupano di marketing e comunicazione.
A dispetto della loro mission (come testimonia il video) dipendenti e amministratori sono sorprendentemente fuori controllo e irresistibilmente contaminanti. E lavorare in questo modo, in questi contesti, con queste persone, è un grande privilegio!

Sotterranea è un progetto a cura di Chiara Campara, Matteo Ninni e Carlo Tartivita. Un web documentary che mostra spazi sotterranei trascurati, o dimenticati, della città di Milano. Si sofferma su luoghi come i rifugi antiaerei, i manufatti della rete idrica e fognaria, l’albergo diurno di porta Venezia, la metropolitana. Ne evoca le storie e si mette alla ricerca dei racconti di chi li ha vissuti, in un passato non troppo lontano, o di quanti li vivono al giorno d’oggi. Le loro immagini in movimento tracciano sentieri e vie di fuga.
Sottoterra non ci sono stagioni, non ci sono ore del giorno e della notte. La luce, se c’è, è al neon, il soffitto basso e mai un buon odore. Scendiamo nel sottosuolo da sempre, ma è come se non ci fossimo mai abituati, come se fossimo discesi giusto quel che bastava per consentirci di salire più in alto.

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Altro che anno del cavallo. E se fosse l’anno dello stop motion (per me, dico)? Me l’ha suggerito un amico su faccialibro, vedendo gli ultimi esperimenti che ho fatto.
Effettivamente, per come mi sento io, in questo momento, l’artigianalità del passo 1 e del passo 2 e lo spazio di sperimentazione analogicodigitale che ti offrono è qualcosa di molto attraente. Roba che a casa ti costruisci set, vai nello stanzino e tiri giù lo scatolone con il lego di trent’anni fa, ripeschi oggetti dal fondo dei cassetti, ritagli cartoncini, chiedi in prestito il das al figlio del vicino e, brivido, riprendi a disegnare. Non a caso è diventato oggetto dei laboratori Laborigeno, che i piccoletti ci sanno fare davvero.
E quindi, chiano chiano, in questa pagina si stanno accumulando lavoretti e vari esperimenti.

Se mancherà la sua compagnia non riusciremo a dormire è premiato come migliore fotografia al video contest Milano in 48 ore 2013, concorso organizzato dall’Associazione Olinda e da Officina Film, nell’ambito della manifestazione Da nessuno vicino è normale, consueto appuntamento estivo presso l’ex Ospedale Psichiatrico P. Pini.
Dice la giuria: la materia di questo breve documentario è condotta da immagini incisive che rimandano ad una città d’acqua e silenziosa da cui emergono le voci e i canti di una metropoli meticcia.